sabato 27 novembre 2010

Perfezione non fa più tendenza.

27-Novembre-2010 h 00.56

Perdonare non significa essere deboli.
E' peggio il comportamento da finto stronzo che segue le regole del “così va il mondo”, “così fan tutti” e intanto si sente morire dentro.
Siamo umani.
Sbagliamo, facciamo del male, cediamo ad ogni tipo di istinto fregandocene di tutti.
Subiamo le stesse cose, il circolo è di quelli estremamente viziosi.
Siamo quasi in 7 miliardi nel mondo, ci sarà sempre la persona integerrima [ndr con questo aggettivo mi sono concessa un piccolo omaggio esplicito ad un'amica importante, spero possiate essere comprensivi e passare oltre la parentesi facendo finta di nulla] che ad un certo punto farà l'unico sbaglio della sua vita e lo farà magari a tue spese.
Considerando che incontrerai tante persone in varie fasi della tua e della loro esistenza..pretendere che sia sempre tutto perfetto anche per una sola giornata è molto pretenzioso.
Anzi, ti dirò di più,facendo un rapido calcolo delle probabilità l'idea di non soffrire mai per opera degli altri mi sembra abbastanza utopica.
Cosa cerchiamo per noi stessi, la perfezione?
Penso che la sofferenza, assieme a fiducia, entusiasmo ed immaginazione, sia uno di quegli elementi aggiuntivi che ti fa gioire dei successi.
Il bello stanca.
Il buono pure.
La perfezione è la noia personificata.
Cancella ogni brivido di imprevedibilità, di rischio, di sentimento.
A lungo andare non soddisfa più, ti conduce ad un'assuefazione lenta e costante verso quello che qualcuno prima di te ha detto essere l'ordine giusto del mondo.
E non c'è più emozione che tenga.
Non c'è più attività che possa destare la tua attenzione perchè hai perso ogni tipo di contatto con la persona che sei e che potevi essere.
Non puoi più stare un giorno in catalessi pensando al tuo chiodo fisso e alla sua nuova dolce metà.
“Morto un papa se ne fa un altro!”
Non puoi più dare fiducia.
“Te l'avevo detto io. Come puoi credere in una persona così?”
Non puoi più affermare di voler stare a casa da sola e goderti il dolce far niente.
“Asociale, perché sei arrabbiata?”
Non puoi più prendere il motore nel bel mezzo di un diluvio solo per incontrare qualcuno e stargli accanto almeno un'ora prima di tornare nella tua sede universitaria troppo lontana dal posto in cui si trova il tuo cuore.
“Hai vent'anni, goditi la tua giovinezza invece che farti ricoverare per una broncopolmonite!”
Non puoi più investire in te stesso per seguire le tue aspirazioni.
“Di sicuro è una truffa, ti porterò le arance in carcere.”
Non puoi più commuoverti sentendo una canzone che ti ricorda di voi.
“Basta con la compilation piena di musica fatta apposta per deprimersi, siamo in vacanza!”
Non puoi più stare sveglio fino alle cinque di notte immerso nei tuoi pensieri che guarda caso finiscono sempre lì, dove per te non c'è più posto.
“Sembri uno zombie, dormi, basta pensieri!”
Non puoi più interpretare ogni minimo segnale come una vittoria.
“E' un egoista, pensa a sè, non a te”
Perchè tu hai perso.
Hai perso nel momento esatto in cui quella perfezione che tutti a questo punto sembrano personificare, ti ha lasciata per un'altra persona.
Hai perso quando hai scelto di buttarti in un nuovo progetto e hai ricevuto molti no.
Hai perso quando da polla ti sei fidata di chi non dovevi o hai sognato troppo e il presente ti ha superata a tutta velocità senza possibilità di replica immediata.
Non puoi soffrirci, devi andare oltre, conoscere nuova gente, fare esperienza, distrarti.
Abbandona tutto, è troppo avanti, adeguati agli standards.
Cancella, resetta.
Non si può aspettare quattro anni una persona, è da malati.
Non si può attendere due mesi o sei in prospettiva di crearsi un futuro.
Non puoi fidarti di chi ti ha già deluso una volta.
Ma stiamo scherzando??
Non è prosciutto negli occhi.
Non è essere crudi.
Non è essere cotti.
E a questo punto non è nemmeno essere granbiscotti!
E' qualcosa che senti solo tu e che non puoi esprimere, una soddisfazione interiore, un senso di appagamento che non ti permette di portargli rancore per più di una settimana, che ti fa accettare cose che non pensavi avresti mai potuto accettare, che ti riempie di positività fiduciosa anche verso chi non se lo meriterebbe.
In quei momenti capisci quanto valeva quello che hai perso e quanto varrà ciò che lottando riconquisterai.
Io nella mia vita cerco persone vere, che sbagliano, ma che quando ti chiedono scusa o ti perdonano lo fanno con il cuore e lo dimostrano nei fatti.
Che sappiano tornare sui propri passi invece che andare contro se stessi per orgoglio.
Che sappiano incoraggiarti e darti fiducia quando serve.
Che sappiano sognare sapendo sempre in quale parte della cartina sta la realtà.
Non voglio vivere sull'attenti e vedere il marcio sempre e comunque a prescindere.
Voglio poter dire che non sono gelosa, sfiduciata o senza verve anche dopo mille delusioni.
Voglio poter dire di non avere rimpianti.
Voglio che cuore e mente non vadano sincronizzati mensilmente da un fantomatico esperto di “perfezione”, voglio che siano parte dello stesso circuito e che si rincorrano a vicenda spronandosi l'un l'altro quando uno dei due comincia a perdere terreno e l'altro è troppo distante.
Voglio sana competizione, piani malefici, strategie alla risiko, ritirate napoleoniche, vittorie inaspettate e magari anche profitti a lungo termine.
Voglio poter pensare che uno più uno non fa sempre due, ma che il risultato possa cambiare a seconda del segno che precede ogni numero.
Voglio poter ridere senza motivo e non vergognarmi di farlo.
Voglio potermi mettere a correre e saltare per un locale finendo poi a ballare la tarantella con un perfetto sconosciuto solo perchè chi so io ha fatto un passo in avanti che non mi sarei mai aspettata.
Io nella mia vita voglio continuare a credere nella gente, voglio credere nei sentimenti, voglio perdonare se ritengo che chi ho davanti possa esserne all'altezza.
Tutto questo mi porterà sofferenze inutili, porte in faccia, cinismo?
Amen.
Però quando accanto ti ritrovi una persona vera e non una delle tante “perferzioni” che il nostro sistema ci confeziona in imballaggi monodose e monouso...beh in quel caso anche la Perferzione in persona fa chapeau, ti chiede udienza e ti offre un caffè per fare pace..
Il fatto che l'obiettivo sia sfruttarti a fini di ricerca è un dettaglio totalmente irrilevante ai fini del nostro racconto.
Vuole solo capire perchè sei così imperfetto e felice con un individuo altrettanto imperfetto!
Incroyable!
Non vuole te,non ti allarmare, ma aggiornare il suo catalogo autunno-inverno per esportare in tutto il mondo “ The perfect way of living”e fare adeguare tutti i suoi adepti ai nuovi standard di mercato che sembrano funzionare meglio di quelli precedenti.
Ha perso il suo primato e le rode.
Ma non sa che Imperfezione non è un amico che puoi aggiungere alla lista contatti e che si pubblicizza come invece fa lei, che non può essere trovato da un motore di ricerca perchè personale e assolutamente in balia dei fatti contingenti alla vita di ogni individuo e non di certo in prima pagina su tutti i giornali che offrono prestazioni di ogni tipo.
Sarebbe esagerato.
Va bene che ci piace soffrire, ma evitiamo di tirarcele anche da soli rivelandoci dei perfetti sfigati..!

domenica 21 novembre 2010

"Questo amore" Jaques Prevert

Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

sabato 16 ottobre 2010

Manifesto dell'odio profondo

15 Ottobre 2010 h 19.00
[Canzone di sottofondo I’m yours..giusto per stare allegri!]

Mancano tre giorni al 18, mesiversario della rottura e ne sono passati 2 da quello ufficiale.
Ho mezz’ora di tempo, alle 20.00 devo essere al campo.
Piove.
Mi ha appena detto che la nuova fiamma non gradisce il nostro continuare a sentirci.
Fuori sono comprensiva, dentro mi sento morire.
Sento una rabbia che non ho mai provato, è tutta indirizzata verso lei, la sfalda-coppie a tradimento di relazioni consolidate (ndr oserei dire non abbastanza visto il finale).
E’ la classica tipa insicura dentro che se la tira fuori, poppante inside che gioca a fare l’alternativa frequentando posti che non le si addicono.
Tre volte ci è andata.
E’ bastato per fare danni.
E continua a farli con le sue paure adolescenziali.
Non mi stancherò mai di ripetere che una storia nata con l’inganno morirà con l’inganno, che il karma vede, provvede e punisce.
Se la punizione sarà quella di vivere una relazione con la paura del tradimento: ben venga.
Sarebbe un’ottima pena di contrappasso, un splendida rivincita per noi cornuti o aspiranti tali.
Perché tu cara mia hai cominciato a giocare con il fuoco già con la tua mail tanto disinteressata quanto un pesce ragno in vena di punture, e il fatto che tu abbia ottenuto chi volevi non significa “sicurezza”.
E io?
Visto il tuo carattere penso a ragione di potermene stare in panciolle guardandoti rovinare tutto con le tue stesse mani.
Beh, continuerò ad odiarti con tutte le mie forze in ogni momento libero, ma non vi lascerete per colpa mia.
Non sono come te mia piccola, subdola infiltrata.
Spero che mi passi…arriverò a non provare nulla ..volterò pagina.
Sarebbe l’ideale, mi libererei di un grosso peso.
Purtroppo non si cancella tutto con una gomma rossa e blu, quindi finché sarò obbligata a provare ciò che provo rinchiusa in questo limbo così poco confortevole, troverò il mio passatempo nel mandarti invettive , da brava donna diabolica quale sono.
Pensa che sfortuna, eh?
Anzianotti era occupato, ed ora è senza lavoro, era sereno ed ora è inquieto come non mai, era dolce e ora è acido..tutto per merito tuo.
Sono intellettualmente pronta per una singolar tenzone verbale.
Scrivere mi rilassa, mantiene il mio ph stabile, facendo alternare momenti basici a momenti fortemente corrosivi e nocivi per i soggetti protagonisti dei miei racconti.
Tu essere insignificante avrai sempre un posto in prima fila, un accenno nascosto, un link subliminale che rimanderà alla tua vile persona e mi provocherà istanti di diabolico riso.
Torturare mentalmente qualcuno non è mai stato così piacevole.
Mi dispiace solo che tu non leggerai mai ciò che scrivo perché il tuo amabile completamento non vorrà disturbare il tuo precario equilibrio psico-fisico di diciassettenne modello confessandoti che c’è qualcuno che trama alle tue spalle.
Senza contare che non è certo una mia prerogativa perdere tempo in dialoghi diretti (sia scritti che fonici) con te.
In soldoni rimarrà il mio personale, malefico, sfogo innocente.
Per te.
La giovane tapina che quella sera avrebbe fatto un favore al mondo standosene a casa.

giovedì 24 giugno 2010

C'è troppa informazione libera, adeguiamoci agli standards più evoluti!

17 giugno 2010 alle ore 0.14
NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.
Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.
In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet. L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.
MORALE: questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.
ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.
Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.
Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.
Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.
Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.

Documentazione diffusa da "Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umano"

martedì 4 maggio 2010

Perplessità

Perplessità nel vedere un volto cambiare senza comunicare emozioni.
Un principio d’incertezza sapendo che molto spesso ciò che sta dietro un’espressione è ben altro che una semplice mimica facciale.
E’ bello perdersi nelle proprie riflessioni, sapere che non saranno mai violate da nessuno a meno che la tua persona non si presti ad essere un tramite del fluire dei pensieri.
Riferirai, ma non sarà mai come l’hai vissuta tu.
Un pensiero è un istante, ed è prezioso proprio per questo.
Spaventa sapere che vale lo stesso per le persone che ti stanno attorno.
Miriadi di congetture, pregiudizi, false speranze, ammirazione, aspettative.. affascinanti come una pioggia di vetri affilatissimi e trasparenti, pericolosi ti trafiggono continuamente in superficie, ti accorgi della loro presenza solo quando incidono un punto critico, scalfendo la tua patina che sembrava intatta, ricordandoti che sei umana, vulnerabile.
In quei momenti ti senti morire e rinascere allo stesso tempo.
E’ la scossa di adrenalina che ti percorre, il segnale che il tuo corpo ti invia.
Sveglia non sei sola.

Un castello formato dai miei progetti, senza ordine, senza fondamenta del quale mi ostino a voler vedere la bandiera sul pennone senza curare il fossato, il cancello, le stalle, la servitù.
Una bandiera senza significato che vorrebbe essere libera di rappresentare ciò per cui è stata progettata, non una costruzione che sente non appartenerle.
La certezza che a queste condizioni preferirebbe rimanere piegata nella cassapanca dei pizzi e dei merletti, chiusa nelle segrete aspettando che il feudo cambi volto, che sventoli anche il suo ideale,senza dover appoggiare una causa che non sente propria.

Vergogna nel non sapere accettare una presenza che si sacrifica ogni giorno nonostante le difficoltà, senza la quale non sarei nulla, che ha saputo mettere da parte i propri sentimenti, che con una scelta mi ha cambiato la vita.

Senso di colpa nel sentirmi parte di due anime e di due corpi uniti solo dai vestiti che ogni giorno indosso e che coprono una spaccatura stranamente invisibile agli occhi ma talmente profonda da creare un vuoto al suo interno quando le barriere crollano e riempirla di materiale effimero diventa faticosissimo.

Ipocrisia nel fingere che continuare così è bello.

Perplessità nel vedere che il tempo passa e ogni volta si ricomincia punto, spazio e a capo, un circolo vizioso che mi avvolge e rassicurandomi nelle sue forme infantili mi impedisce di crescere.

lunedì 5 aprile 2010

Non dirmi le cose, chiedimele.

Direttamente dal diario Vista: 14 Settembre 2009 h 18.40

Non dirmi le cose , chiedimele.
Lei ancora non lo sa, ma ha creato una bella frase, quasi al livello di un aforisma orientale..
E pensare che fino a pochi mesi fa era solo un mezzo tappetto senza sbocco sul mare..
Segno che anche le piccole sorelle crescono..
Fortunatamente è troppo impegnata a fare le copertine per i libri nella maniera in cui le ho insegnato per poter individuare la mia posizione sonar e venirmi a scassare l'esistenza.
Avere la foto del ragazzetto a cui va dietro appiccicata alla finestra della camera è un po' inquietante..non è per dire..ma tu sei tre volte meglio dell'A#######..cosa aspetti a farti avanti?
Che ti scenda l'invito dal cielo??
Se me ne sono accorta io che non ho radar di alcun tipo puoi farcela anche tu!
Ma vabbè..ci aspetterà un altro anno scolastico ricco di sospiri e arrabbiature..è giusto così.
Mi dispiace dover partire,veramente.
Non vedrò le tue prime uscite, i tuoi mille modi per rispondere al parentado e risultare indenne all'ira materna, i tuoi favolosi calci alla fratellanza..quelli belli potenti che lasciano il segno solo nell'ego maschile..e dipingono di vivace soddisfazione una giornata destinata a rimanere grigia.
Come farò a scegliere i vestiti??
Ad abbinare gli accessori che puntualmente mi rubi e pazientemente mi concedi all'occorrenza??
Con chi condividerò il segreto del piercing galeotto?
Che gusto ci sarà ad essere insonne se non dovrò più preoccuparmi di svegliarti con i miei sbuffi impietosi e le cacce notturne alle zanzare??
A chi potrò dispensare i miei saggi consigli che valgono solo per te perchè io sono troppo superiore perfino per ascoltare me stessa??
A chi fregherò il nintendo ds?
Chi leggerà tutte le mie lettere private provocandomi frequenti attacchi di bile potenziati dalla consapevolezza che tu non ci capisca una mazza di quello che leggi, ma che il tuo obbiettivo è farmi sapere che mi tieni sempre sotto controllo??
A chi darò della somara svogliata inetta che non combinerà mai niente nella vita??
A chi farò le espressioni di matematica con la formula del 4 per 4 euro??
Chi proteggerò dalla furia parentale quando passerai ore e ore al pc incapace di cancellare i dati recenti?
Chi maledirò perchè mi ha cancellato VOLONTARIAMENTE tutto il contenuto del pc, tra cui migliaia di foto a cui tenevo tantissimo, frutto di piacevoli ed elaborati appostamenti nella vegetazione locale?
A chi riderò in faccia per festeggiare il ritrovamento di un programma all'avanguardia in grado di far resuscitare come quasi nuovi i file da te precedentemente cancellati?
Chi potrò osservare in giro per casa con un vasetto di nutella mezzo vuoto e una linea perfetta?
Ti minaccio, ti sgrido, ti urlo, ti perseguito, ma giuro, non ho mai potuto constatare come in questo momento quanto ti voglia bene.
Non ho la febbre..è solo che so già che mi mancherai, che non sarà più come prima, che ogni fine settimana in cui tornerò a casa sarai un po' più grande e diversa.
E' scioccante ..ho sempre voluto liberami di te, sorella scomoda..e invece mi ritrovo qui a cercare un modo per non perderti di vista, per seguirti quanto basta a non rovinare l'equilibrio ideale che abbiamo creato in questi anni.
Volevo eliminare una sorella, ora voglio custodire una sorellina.
Ora, piccolo demone, non ti approfittare della mia ritrovata sensibilità..stasera tocca a te lavare i piatti..c'è la finale di Miss Italia..ti scuoioooo!!

venerdì 26 marzo 2010

Lascia perdere il Tropico del Capricorno

Direttamente dal diario Vista:Giovedì 24 settembre 2009 h 12.34

Tagliare i ponti con le persone non è mai stato il mio forte.
Ci sono dosi di insicurezza e rimpianto perfettamente bilanciate con voglia di cambiamento e delusione.
Devi avere la forza di dire in faccia ad una persona il perchè delle tue scelte, il tuo volerle tenere fuori dalla tua vita per un periodo indeterminato che può andare fino alla festa della tua terza laurea in psicoterapia o alla nascita del tuo sesto nipote.
Come la metti la metti..fatto sta che non vi rivedrete più per parecchio.
Come mettere a tacere il senso di colpa che ti ha permesso di perdonare questa persona ogni volta che un bisticcio vi separava?
Come dimenticare la vostra noiosissima, ma non per questo meno importante di altre, routine?
Come rinunciare all'appoggio di una persona che per te c'è sempre, qualsiasi cosa accada?
Sei arrivata al punto di non ritorno, dove un addio civile sarebbe la cosa per cui venderesti un rene, ma la tentazione di una scena holliwodiana in cui butti tutte le sue cose dal terrazzo ti ha accarezzato l'ego tante di quelle volte da quando hai preso in considerazione l'idea di tornare single, che oramai anche il tuo puffo di peluche blu elettrico sa già in realtà come tutto finirà.
La sera quando dovrai decidere cosa preparare per cena ti ritroverai a spacchettare tristi confezioni monouso di cetriolini sotto aceto affogati in un liquido giallo limone che speri con tutto il cuore sia il riflesso del mais lessato che galleggia pigro formando dei cerchi simili ai crateri sulla Luna, con l'unica differenza che il pianeta in questione non è verde marcio come il tuo povero desco.
Coricandoti ti concederai la tua ultima sigaretta della giornata..non ci sarà più nessuno ad aspettarti sotto la trapunta progettando attacchi terroristici alla tua virtù degni del più efferato criminale, al quale darà fastidio l'odore del fumo emanato dalla tua pelle.
Sul balcone vedrai coppie felici, litigiose, serene, con bambini, e ti guarderai con sguardo polemico, chiedendoti dove hai sbagliato, perchè ora sei sola e non con l'ex di turno a parlare di politica, a guardare un film, a contare le ore, i minuti , i secondi che vi separano dall'alba e dal conseguente distacco per recarsi nei rispettivi posti di lavoro, o semplicemente a scuola.
Andando al mare non ci sarà più nessuno a svegliarti facendoti credere che una mareggiata improvvisa ha portato via tutte le vostre cose, perfino le chiavi di casa e la tua carta di credito..affermazioni alle quali avrai pronta risposta..un'onda non può rubare..un'onda no,ti risponderà, ma il vostro vecchio e cleptomane vicino di ombrellone si, quindi gambe in spalle e corrigli dietro, anche se ha l'atrite c'è il rischio che non si fermi da solo.
D'ora in avanti non ci sarà più nessuno da rassicurare in caso di impellente e potente crisi di gelosia sollevata dal giovin passante di turno.
Che gusto c'è a cacciare se poi ti tocca anche cucinare la preda?
Poi però incontrerai un sorriso nuovo, qualcuno che saprà guardarti in modo differente, che ti farà sentire unica per quello che sei e per quello che potresti valere..e allora il cuore ti si scioglierà di nuovo.
Ci sarai immersa fino al collo..fino a che lascerai o sarai lasciata.
Penso che essere lasciati in linea di massima sia meglio.
Ti devi preoccupare solo del tuo dolore, non hai sensi di colpa, e dopo aver fatto un giro dal parrucchiere e dall'analista sei pronta per un'altra avventura.
Mi spiego, le lacrime prima o poi finiscono, e liberati gli occhi da quella patina di ottusità che li aveva ricoperti fin dal momento in cui avevi accettato l'anello di fidanzamento, ora sono liberi di guardare oltre l'orizzonte, di vedere un sole che prima era visibile solo all'Emisfero Australe.
Purtroppo io mi sono sempre sentita un Tropico del Capricorno, quindi tutto questo per me ancora non può valere.
Perchè a me non viene il desiderio di lasciare una persona quando ormai è da tanto che va avanti una storia e si è sommersi dai problemi.
Io ho il desiderio di fuga insito nel DNA..
Quando ancora non ci si conosce bene, quando tutto va a gonfie vele, quando c'è ancora il desiderio della conquista, quando la persona dall'altra parte è affascinante e riesce a comprendere anche solo una millesima parte di me, parte gelosamente nascosta ad intere generazioni di amanti.
Ecco, è in quel momento che io scappo..fuggo a gambe levate..e non mi fermo più..perfettamente consapevole che qualcosa sia già irreparabilmente rotto e che spetti a me porre la parola fine...seguita come prescrive il galateo da uno bastardissimo quanto inutile: “Scusa non è colpa tua”
E che cavolo..se non è mia, se non è tua..di chi è?
Diamo la colpa al Tropico e saremo tutti più felici..single, inappagati, curiosi, ma tremendamente felici e con un'irrefrenabile voglia di vivere.

mercoledì 10 marzo 2010

Neve a Marzo

Comincio a pensare che le mie richieste ogni tanto vengano ascoltate.
Io adoro il freddo e la pioggia.
Il vento gelido, le pozzanghere, il profumo delle foglie bagnate.
La neve però è impegnativa.
Per apprezzarla sarei dovuta essere in vacanza.
Chiusa in qualche baita, con giornate intere davanti, libera di concedermi al dolce far niente.
La neve nei periodi invernali e la vita politico sociale sono amanti litigiosi, ma la neve a Marzo ha lo stesso fascino di una cipolla cruda da sbucciare: ti fa piangere e sai che ti rimarrà indigesta in un modo o nell'altro.
La neve a Marzo implica non pochi disagi.
Il primo è il cambio di guardaroba.
Io quando ancora ero sotto il tutoraggio parentale in questo periodo avevo già completato il cambio di stagione ufficiale, con qualche capo più pesante lasciato da parte in caso di gita fuori porta o di influenza imprevista (caso raro, rarissimo se non sconosciuto).
Con l'appropriazione di facoltà decisionali in maniera di vestiario, in veneranda età ho potuto seguire la mia temperatura corporea e girare in maglietta corta, anche se tutto il resto del mondo girava in doppio maglione.
Grande conquista.
Segue che il mio armadio non ha più stagioni, ma solo un termometro collegato al mio cervelletto.
E' il cervello che detta la temperatura non l'ambiente.
Se siete discepoli delle mie teorie lo saprete bene.
Metti una sciarpa che emana calore verso la parte bassa della nuca e potrai stare anche in costume in pieno inverno senza provare brividi.
L'unica pecca è che il cervelletto si occupa anche della sfera emozionale, quindi se siete depressi potrete arrivare ad andare a dormire con il pigiama invernale in piena estate...è successo... non preoccupatevi, non suderete, ma sarete derisi da qualsiasi miscredente frequenterà la vostra abitazione.
La cosa positiva è che il vostro corpo sarà temprato e non vi ammalerete mai.
Essere creduti pazzi e risparmiare o vivere la propria vita in malattia fisica succubi di medicine che piano piano corroderanno le vostre menti?
Bivio!
Torniamo al discorso principale.
Il secondo disagio della neve a Marzo sono le scarpe.
Se sei uno studente pendolare o che fa la settimana breve, non avrai mai un paio di scarpe pesanti o meglio stivali di gomma con te.
Segue che ogni passo sarà un potenziale scivolone, nel migliore dei casi su un lastrone di ghiaccio pulito, in quello peggiore in un mezzo acquitrino formato da neve sciolta, smog e rifiuti urbani.
Nel caso fortunato in cui si dovessero evitare le due tristi evenienze, i calzini e i pantaloni fradici fino allo stinco ti perseguiteranno comunque fino alla sera, fumando in luoghi caldi, formando piccole ma dolorose stalagmiti infra-ditali durante le lunghe attese dei mezzi pubblici.
Mezzi pubblici.
Terzo paragrafo dei disagi provocati dalla neve a Marzo.
Tutti concordi nell'elogiare la puntualità, la comodità e soprattutto l'efficienza di Trenitalia in tempi di pace, ci troviamo colti di sorpresa e in imbarazzo nel dover constatare i piccoli problemi che durante il maltempo possono verificarsi.
Dalla voce veritiera e soprattutto accomodante della signorina dei ritardi e delle scuse, veniamo informati,dopo ore di attesa che avanzano indicate sui tabelloni a scadenze di 5 minuti per ogni binario e rispettiva locomotiva ritardataria, che il nostro, proprio il nostro tanto atteso ed amato treno è stato cancellato.
Ottimo!
Ma non era partito 4 ore fa da Milano?
E' evaporato?
Non è possibile, fa troppo freddo.. le leggi della fisica lo vietano..quindi il treno dov'è'?
Mistero del binario, accogliamo la notte in stazione in attesa della sua ricollocazione.
Metti anche caso che compaia un regionale di passaggio..quelli belli da trasporto merci..e ti venga la balzana idea di salirci sopra...Peste ti colga!
Oltre a far continuare placidamente il congelamento già avanzato delle tue appendici inferiori, perchè ovviamente il riscaldamento del treno è guasto, verrai invitato a pagare una multa perchè il tuo biglietto è di categoria superiore.
Ehhh??!
Si.
Inutile spiegare all'omino che devi prendere assolutamente una coincidenza per arrivare in orario ad un importantissimo incontro di lavoro e che il tuo eurostar si è perso in qualche bosco o che semplicemente la tua vita si svolge al di fuori di una stazione e vuoi tornare a casa in un modo o nell'altro anche perdendo dei soldi...Quelli del biglietto già pagato, non di certo quelli della multa o di un altro biglietto..ma il tipo non sembra capire...anzi ti fissa scocciato non capendo la tua resistenza di fronte ad un "pubblico ufficiale"
Se ti trovi davanti un controllore con la licenza media potrai (forse) ottenere di pagare il prezzo del biglietto regionale senza multa.
Ma che viaggi si fanno?
“Euro-trip” al confronto era un documentario!
Passiamo alla categoria autobus.
Se ci sei dentro sarai incastrato in modalità speck/fontina (ci sono lettori vegetariani!) sottovuoto tra altri sfortunati come te che fuggono l'acquitrino urbano per arrivare in un luogo asciutto con il minor dispendio di forze.
Niente di più sbagliato.
Nessuno conta lo sforzo muscolare dovuto al tenersi sospesi tra la macchinetta obliteratrice e l'ottantenne di turno, provvista di bastone e borsetta che vi pianterà nelle costole ad ogni semaforo, scusandosi e chiedendovi quanto manca alla sua conosciutissima fermata in via del disperso, numero infinito, interno irrazionale, integrato all'abitazione del custode con labirintite che è un bell'uomo di novantanni vedovo e...bla bla bla.[...] (vi risparmio la pezza!)
Nessuno pensa che le strade saranno ingorgate come non mai e che per percorrere i 200 metri che lo distanziano da casa ad una velocità compresa tra gli 0,1 e i 1,0 km/h ( con bufera a favore anche 10!) impiegherà una giornata lavorativa e che il motivetto che lo accompagnerà in questa Odissea sarà composto dal rumore dei clacson e dalle urla soavi dei vostri autorevoli constradini automobilisti.
Ora tu lo sai.
Se mai arriverai a casa e avrai la possibilità di restarci senza doverti recare in qualche altro luogo di pubblica disperazione (cfr Stazione) la tua giornata ne uscirà profondamente mutata.
Se sei fuori dall'autobus invece, e qui arriviamo alla fine del nostro trattato, la tua sorte è segnata senza possibilità di rinvio.
La non-velocità del mezzo urbano toccherà il suo picco (grazie ad una provvidenziale bufera a favore) ogni volta che l'autobus sarà collocato all'estremità della sopracitata putrida pozzanghera di neve liquefatta a base di smog e rifiuti urbani nella quale non sei appena caduto(solo perchè hai scelto di tua sponte l'opzione lastrone di ghiaccio), e la tua persona non potrà fuggire essendosi appena lasciata alle spalle il famigerato lastrone di ghiaccio (correrci sopra vorrebbe dire donare un fratellino all'ematoma che sta crescendo a ritmi vertiginosi sul tuo fondo schiena).
Risultato?
Bagno primaverile con immediata replica non molto signorile che metterà fine ad ogni tua pretesa di uscire indenne dal fenomeno “Neve a Marzo” e di continuare ad avere un piccolo straccio di vita sociale.

martedì 23 febbraio 2010

Anzianotti docet!: Ci siete voi...e ci sono loro...

Anzianotti docet!: Ci siete voi...e ci sono loro...

Ci siete voi...e ci sono loro...

Ci siete voi che mi conoscete da sempre, con cui ho condiviso tantissime esperienze.
E ci siete voi che pretendete di conoscermi, con superficialità e molta arroganza.
Ci siete voi che ho imparato a conoscere, con cui un momento di super invettiva causa neve dovuto alla mia condizione fisiologica di meteoropatica incallita può rivelarsi ricettore di cose non dette e di un ritorno ai vecchi equilibri.
E ci siete voi che non conosco per scelta, perchè in voi non trovo nulla che mi colpisca, con cui condivido il tempo, ma nulla più.
Ci siete voi che mi avete piano piano capita, stuzzicata ed apprezzata.
E ci siete voi che mi provocate con i doppi sensi e le false allusioni.
Ci siete voi che siete in grado di prevedere ogni mia potenziale battuta ironica-demenzial-sarcastica.
E ci siete voi che quelle battute non le avete mai capite.
Ci siete voi che vi siete inserite nella mia quotidianità, con cui il silenzio è un discorso alternativo e rilassante, mai imbarazzo.
E ci siete voi che pretendete di rubate la mia attenzione,i miei spazi con i vostri discorsi vuoti.
Ci siete voi che avete degli ideali, che approfondite le cose per sentirle vostre non per farle scivolare senza traccia.
E ci siete voi a cui il corrispettivo del vitello d'oro vi fa un baffo, ma non lo scrivo,non vado oltre, mi censuro.
Ci siete voi che non siete superficiali, che al sabato una serata a casa di un amica è un'occasione e non un ripiego per un week-end disorganizzato e senza sbocco discotecaro.
E ci siete voi tra di voi, sempre voi, qui con noi. Ma noi chi? Deve essere un noi?
Ci siete voi per cui lo studio è importante, ma non si ferma ad un voto, è un mattone di quel futuro che a tutti i costi volete cambiare.
E ci siete voi per cui lo studio è finito, perdi tempo, non serve a nulla, ripasserai...domani non oggi, vieni da noi, con noi, per noi.
Ci siete voi che avete le idee Chiare, di nome ma non di fatto, e mi piacete per proprio per questo.
E ci siete voi che con le idee ci fate schemi, tracciati strani, una teoria, covata molto.
Ci siete voi futuri magistrati, che con la vostra discutibile moralità mi fate ben sperare per il futuro.
E ci siete voi, futuri cosa? Un solo cuore, un solo amore?
Ci siete voi che nonostante la distanza mi siete sempre vicine.
E ci siete voi che nonostante la vicinanza riuscite sempre a farmi sentire distante.
Ci siete voi che avreste il diritto di dire molto, ma dite il necessario.
E ci siete voi che non avete alcun diritto, ma dite molto, troppo, il falso.
Ci siete voi che potreste giudicare, ma non lo fate.
E ci siete voi che non volete giudizi, ma siete in prima fila per darli. Tutti seduti, comincia la mia lezione.
Ci siete voi che sarete le uniche a capire il mio discorso contorto, ed è giusto così.
E ci siete voi superiori, già al traguardo,che non vi sfiorerà nemmeno lontanamente, ed è meglio così.
Ci siete voi,per fortuna...
E vi ringrazio che siate voi.

mercoledì 17 febbraio 2010

Terapia d'urto: "Analisi ed accettazione"[AA, Capitolo 0]

Allora sei grave.. vediamo..sono sempre dell'opinione che sia necessaria una terapia d'urto..ma tu non ne vuoi sapere..

E' formata da cinque fasi:
1)dichiarazione
2)rifiuto
3)accettazione
4)superamento
5)felicità
Semplice

Sono 5 periodi da vivere in atteggiamento ascetico essenziali per la rinascita..altro che il monachesimo al quae ti eri data ultimamente..non porta a nulla se praticato senza aiuto di un medico e di un sano programma anonimo!

ESEMPLIFICHIAMO IL TUTTO CON UNA BELLA METAFORA UNIVERSALE
Bisogna toccare il fondo per risalire,immergersi nel letame..
Tu ti stai limitando a stare appesa ad una piccola protuberanza di parete posta sopra un letamaio a cielo aperto.
Sei offuscata dalle esalazioni..
Se ti ci butterai dentro invece e chiamerai aiuto a gran voce veranno a riprenderti prima o poi, quando ci saranno le condizioni atmosferiche e le attrezzature giuste.
Ma se stai lì appesa a mezza via non riuscirà nessuno a tirarti su..non c'è spazio per un'altra persona su quello spuntone di roccia e sei talmente annebbiata dai fumi da non riuscire a vedere le numerose corde che ti vengono date per risalire.
Sei troppo giù ormai..non abbastanza per dire" ho toccato il fondo, almeno posso rilassarmi su una superficie solida e comoda anche se viscida e puzzolente", ma nemmeno abbastanza in alto da vedere bene il cielo e sperare di poterti arrampicare da sola con le tue forze.
Non dire che non ti verrà a salvare..non lo sa che sei lì..non hai urlato abbastanza..se è distante non può sentirti..con tutta la gente che passa di lì, come fa a sapere che vuoi lui se non urli il suo nome?
E' una pozza costruita da te, e nei viaggi mentali ci sono sempre delle mete possibili o almeno auspicabili.
Chiama aiuto.
O si configurerà uno dei tuoi tanti viaggi mentali su di lui o ti troverai a dover scegliere una delle situazioni scritte sotto.
1) Resti lì dove sei a mezza via a piangerti addosso e a farti la sauna con esalazioni a base di letame.
Ricorda però che quando uscirai puzzerai talmentente tanto e sarai così cambiata che starti accanto sarà difficile
2)Ti lasci cadere e aspetti che suoni l'allarme "help persona immersa nel letame, attivare pilota automatico".
L'istinto di auto- conservazione agisce sempre quando meno te lo aspetti, però è diesel ed più efficiente in situazioni estreme piuttosto che nella sciatta e banale normalità autostradale.

Questa è la fase che precede la terapia d'urto, ossia l'accettazione e l'analisi esterna del problema.
Se non passi il test d'ingresso la terapia non parte.
E' ora di ritornare a dormire su prati di margherite..basta letame!!
Non accetti??
Ottimo..resta pure tra color che son sospesi..ma non voglio sentire un fiato!
Il materiale didattico sarà disponibile sul mio sito web..riceverai informazioni dalla mia assistente.
Distinti saluti
Dott. Anzianotti

lunedì 8 febbraio 2010

Squash

Direttamente dal diario Vista (08 Ottobre 2009 h 0.45)

Giornata infame in cui niente è abbastanza importante per essere fatto e nulla è così scontato per essere tralasciato.
Interrogativi esistenziali che prendono il posto delle normali azioni quotidiane fatte solitamente con il pilota automatico, cercando di ritagliarsi del tempo utile per pensare.
E poi per pensare a cosa?
Alla radio che trasmette sempre la solita musica?
Alla valigia che ti hanno rotto e che mettere a posto costerà più del suo valore commerciale?
A tutti gli impegni declinati,all'odio della gente,alla Reggiana sempre più vicina?
Bisognerebbe comprare un armadio dove nascondere i pensieri strambi..gli scheletri si sentono così soli..e visto che non possono ammuffire causa deumidificatore, è giusto che anche essi abbiano il loro momento di gloria.
Non voglio scrivere un libro, voglio imprimere la mia firma su dei fogli, segnare e rovinare delle pagine bianche sapendo che nessuno le leggerà intenzionalmente ma solo per caso.
Vittimismo dilagante condito dalla consapevolezza che tra meno di mezz'ora avrò la casa libera..
Allora mi rilasserò finalmente..stenderò i nervi al sole e dopo una risata liberatrice capirò che nulla è come prima, ma nulla è mai stato come adesso.
Come i soldi ubriacano chi non ne ha amai avuti, la felicità mi fa uno strano effetto.
Non che io non sia mai stata felice...sarebbe una castroneria..
Non mi sono mai riconosciuta però in questo stato,troppo impegnata a guardare oltre, a cercare un futuro che sotto sotto mi spaventava per la sua precisione e la sua ubicazione scomoda nel cassetto delle possibilità avverabili ma non raggiungibili.
Ora posso giocare con le parole, esprimere per una volta ciò che mi passa per la testa senza il timore di essere giudicata..sfido chiunque a ritenermi ancora normale.
Finirò ad assumere ansiolitici a colazione per combattere l'ansia da ingresso nel mondo, anti-depressivi a pranzo per non cadere nel tunnel del cibo..mi addormenterò con almeno due neuro-litici per scongiurare i brutti sogni..
Il mio cuscino sarà profumato di girasoli che mi massaggeranno la chioma ogni volta che finalmente riuscirò ad addormentarmi..ricordandomi che io non dormo mai..schizzo solo.
Andrò a pescare i plimpli d'acqua dolce con Luna Lovegod, perchè solo un pazzo può accompagnare un altro pazzo senza risentirne a livello celebrale.
Vorrei dormire in una vasca da bagno piena di tutte le monete con minor valore del mondo..un cent..un penny..un grozky..un lek..anche una lira se riesco a convincere La Zecca a vendermene una ad un modico prezzo.
Ho notato che il ritmo biologico è una nostra invenzione.
Non si dorme perchè se ne ha la necessità, ma solo se la tua coscienza te lo permette.
L'ho scoperto da poco.
E così ho capito perchè non ho dormito per un anno e da due settimane a questa parte passo la notte a leggere libri, tragedie e fumetti.
Il problema è che non sono un vampiro, quindi per quanto potrò acculturarmi sfruttando le ore notturne come Edward Cullen, arriverà il giorno in cui esploderò, e non ci sarà nessuna colla magica che potrà assemblare le mie povere membra straziate dalla ubris di voler superare madre natura.
Madre natura, grillo parlante, coscienza, angioletto sulla spalla..tanti nomi un'unica essenza..quella rompi palle che ogni volta che sbagli cerca di riportarti sulla retta via ..con conseguenti stati d'insonnia, abbassamento del livello di guardia nelle ore diurne, repentini sbalzi d'umore, tendenza al cacciarsi nelle situazioni più improbabili, ipersensibilità alla presenza di altre forme di vita umane, nervosismo dilagante, memoria formato scolapasta..e potrei andare avanti ad oltranza, ma qui mi fermo perchè stanotte ho fatto le 5 e le occhiaie pesano.
E' Sabato sera..i ragazzi normali si organizzano per uscire.
Io dopo aver organizzato mi attacco al fidato OpenOffice per scrivere le mie memorie.
Chiara!Memorie di Adriano?? (Marguerite Yourcenar)!!Benedetto sia Lacchè..
Mi è venuta in mente una cosa diabolica..ahaha ma se io l'avessi ammazzata la prima volta che ci ho pensato..adesso sarei già fuori di galeraaaa..iihihi diventerà una frase famosa..e verrà inserita settimanalmente sulla mia bacheca..giusto per ricordarti, mia adorata Chiara..che noi siamo come foglie appese ad un nespolo..un qualunque psicopatico potrebbe sceglierci per i suoi sadici progetti..e non ci sarebbe esame di magistratura che tenga per farlo desistere.
Il tuo biglietto aereo l'ho nascosto in garage..giusto se vuoi scappare.
Il dovere mi chiama..c'è un mondo da plagiare là fuori..purtroppo tutto questo non sarà tuo..fattene una ragione!!
Love, love
Babbo Demonio, per i terrestri Anzianotti

domenica 7 febbraio 2010

Come essere svegli e saper di voler dormire

Direttamente dal mio diario elettronico Vista (06 Dicembre 2009, h 06.14)

Ho sonno!
Ho sonno! Ho sonno!
Ho sonno .
Ho sonno.. ho sonno... HO SONNO!
Ma sono sveglia..e non dormooooooo..schizzo schizzo..ma il sonno non arriva..quindi ripeto..ho sonoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.Banale.
Ma necessario.
Vorrei solo 3 ore di misero sonno gratuito.
Per non dover dormire in piedi quando domani proverò a studiare.
Per non dovermi addormentare su un libro che oramai conosce le rughe del mio vecchio volto.
Per poter capire nel giro di 10 minuti una battuta.
Pe non sorridere con fare vago.
Per non dover rischiare di finire contro un palo.
UNA MISERA ORA DI SONNO!!
Per poter staccare la spina.
Per elaborare i fatti di una giornata.
PER NON DOVER CONTARE IL TEMPO CHE PASSA ATTRAVERSO I RITMI ALTRUI.
Per non dover cambiare foglio del calendario e scoprire di essere rimasta indietro.
O troppo avanti.
MEZZ'ORA.
Mi basta una piccola metà di ora comune.
Per poter dire, eccomi ci sono.
Per poter spegnere la sveglia in uno stato di semi dormiveglia.
UN QUARTINO!
Va bene anche quello.
Voglio dormire. VOGLIO DORMIRE! voglio dormire.
Sono le 6.
Mia nonna si sarà già alzata per dire le lodi.
E io sono sveglia.
Insonne.
Arrabbiata.
Sclerotica.
Con un principio di nevrosi già in dirittura di arrivo.
Mi concentro.
E l'attimo è già scaduto.
CINQUE MINUTI.
Cosa sono cinque minuti nel complesso di un'itera giornata lavorativa?
Una pausa per una sigaretta.
Una corsa veloce in bagno.
Ecco.
VOGLIO QUELLA PAUSA!
Voglio assopirmi nel letto con la stessa puntualità con cui lo faccio nelle ore di Cammarano.
Esattamente dopo una pagina e tre righe di appunti.
NON CHIEDO MOLTO.
Prometto che mi sveglierò da sola.
Non coinvolgerò nessuno nel mio folle piano di riposo notturno.
VOGLIO DORMIRE. VOGLIO DORMIRE. VOGLIO DORMIRE.
A cosa serve una radio-sveglia nuova se non la si può spegnere?
REGALO BEFFA. BEFFA REGALO. ECCO COS'E'.
Tomba a cieo aperto.
Sarcofago irriverente.
QUESTO E' IL MIO LETTO.
Irriconoscente e gelido igloo.
Contenitore di complessi pensieri.
TI ODIO LETTO MALEFICO!
Mi guardi sveglia..ma non dai udienza.
Mi lamento..ma non mi ascolti.
VENDETTA!
DORMO PER TERRA. VERRAI ROTTAMATO.
INUTILE SACCO DI FINTO COTONE.
Tu e Mastrota avete chiuso con me.
Vecchio ammasso di coperte e lenzuoli.
Miscuglio nefando di doghe , piume e guanciali.
Ozioso operaio di sonni mai visti.
INFAME PREMESSA DI UN SONNO ORMAI VANO!
Ho sonno. Ho sonno. Ho sonno.
Colludi, colludi con l'insonnia.
Eri il mio ultimo baluardo. Combattente fidato.
Mi avevi garantito almeno tre ore.
E adesso niente.
SOLO LA VEGLIA.
Non sono mai stata così stanca.

Copyright!

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Buonasera!

Sono in pieno delirio pre-esame..quello strano periodo in cui gli sbalzi d'umore sono all'ordine del giorno e stati di profonda disperazione si alternano a delirii di onnipotenza.
L'esame è giovedì..il conto alla rovescia è partito.
Da questo momento tutto quello che studierò non verrà assimilato per la troppa tensione e per il peso della consapevolezza di non sapere nulla e di aver cominciato troppo tardi a studiare.
Ho pensato allora di creare questo blog, figlioccio fortemente voluto, ma mai ancora concepito per mancanza di tempo..
Tempo..prezioso quanto bistrattato, troppo lento quando c'è l'impazienza, poco comprensivo quando c'è necessità.
Ho bisogno di tempo per studiare, ma non ne ho abbastanza, quindi mi ribello e per protesta perdo anche quel poco che ho e lo investo in attività discutibili.
Il blog è l'ultima di queste trovate.
Ci tengo a precisare che non è solo una ripicca..prima o poi sarebbe nato lo stesso..i fogli elettronici che ho nelle cartelle di Vista(che sia maledetto!) fremono nel cassetto..saranno pubblicati a breve..
Ottimo.
Passiamo all'organizzazione del blog.
Come succede un po' a tutti ho delle aspettative, delle regole e delle risorse per questo mio ultimogenito parto d'insana follia.
Per chi non mi conosce premetto che aspettarsi qualcosa di normale non è consigliato.
Io scrivo per me, poi comunico agli altri.
Ogni volta che scrivo ho in mente qualcuno, che può andare dalla mia persona alla mia vicina di casa, al professore di turno, all'amica di lunga data o a tutti voi che leggete.
Parlerò di tutto e di più, perchè sono molti i miei interessi.
A volte darò la mia visione delle cose, a volte vi renderò partecipi di quello che faccio, a volte commenterò situazioni politiche un po' ambigue.
Voglio creare qualcosa di mio.
Non cercate un nesso tra le cose.
Non c'è.
Non chiedetevi se sono normale.
Non lo sono.
Leggete quel che vi va, cercate di cogliere l'ironia che metterò in ogni cosa che scrivo, le citazioni nascoste (posso spaziare da Harry Potter a Seneca, da Heidi a Wilde, non stupitevi di nulla!) che sanno tanto da pazza ma se capite sono "arte", commentate, interagite, interagiamo!
Se mi conoscete sappiate che ciò che scrivo è vita vera, ma non per forza deve riguardare voi..quindi poche paranoie and go on..niente di personale!
Detto questo siamo pronti a partire..
Buona lettura!